Pippo Geraci
Santa
messa in onore di S. Giacomo detto "Il Maggiore" patrono dei
viandanti, pellegrini e camminatori e l' investitura dei soci con la
conchiglia. I soci AMA ricevono la conchiglia che portano sul petto come segno
di devozione a San Giacomo, l’apostolo pellegrino, colui che camminava nel nome
di Dio per fare conoscere la Sua parola.
La
conchiglia è segno di accoglienza , di fratellanza, di amore e di umiltà.
Per noi soci
AMA la conchiglia è l' impegno di sostenerci l’uno con l’altro, nei beni, nella
fede, nell’affetto, nell’amicizia e soprattutto nella consapevolezza di essere
una grande famiglia: ” tutti fratelli nel nome di Dio”.
Il simbolo
del pellegrinaggio a Santiago de Compostela era la conchiglia
LA LEGGENDA
DELLA CONCHIGLIA
Si narra che
un bel giorno un cavaliere mentre è in sella al suo cavallo, venga disarcionato
dall’animale imbizzarrito e di trascinato nelle acque agitate dell’ Oceano.
Dopo di attimi terrore e di ansia da parte dei suoi compagni di viaggio ecco
che, come per incanto il cavaliere salvato da S. Giacomo riappare dalle acque
sano e salvo.E’ completamente ricoperto di conchiglie quasi a testimonianza che
esse hanno dato al santo nella sua opera di salvataggio. E’ possibile ritrovare
la conchiglia in tutte le sculture del Medioevo dedicate al pellegrino.
Vero simbolo
del pellegrino diretto a Santiago è la conchiglia: segno di vita e di rinascita,
di purificazione (viene usata per versare l’acqua santa durante il Battesimo),
ma anche utile strumento per bere durante il cammino. Pare che il suo uso
derivi dagli antichi pellegrini che si cibavano di capesante e molluschi,
conservandone poi il guscio.
Da sempre
ritenuta sia simbolo di "rifugio" (il guscio naturale che ripara
dalle avversità e conduce alla vita ritirata e meditativa) che di fecondità
(splendidamente disegnata da Botticelli in uno dei suoi quadri più famosi, la
Nascita di Venere), assume diverse connotazioni all'interno dell'iconografia
compostellana.
La
conchiglia è un distintivo che rende peculiare lo status di pellegrino, è un
amuleto contro la sfortuna, è un recipiente per bere, vista la sua forma
concava. È uno strumento dotato di poteri soprannaturali: non mancano infatti
leggende di guarigioni miracolose legate all'uso della conchiglia del
pellegrino.
Nei secoli
medievali, inoltre, è una testimonianza di pellegrinaggio effettuato, in quanto
la vieira si può trovare solo sulle coste della Galizia
A partire
dal secolo XII vengono fabbricate e destinate alla vendita conchiglie in
metallo, piombo e stagno, per chi non ha la possibilità di ottenere quelle
naturali: è questo uno dei primi esempi di sfruttamento a fini commerciali
della simbologia legata al Cammino.
Oggi la
conchiglia riveste anche una nuova funzionalità, in quanto, posta su sentieri,
strade, disegnata o scolpita, essa indica la giusta direzione per arrivare a
Santiago. Inoltre, vista con la punta verso sinistra, le sue scanalature
simboleggiano l’insieme delle vie giacobee che conducono alla medesima meta,
Santiago de Compostela.
La
conchiglia che portiamo al petto è segno di devozione a San Giacomo, l’apostolo
pellegrino, colui che camminava nel nome di Dio per fare conoscere la Sua
parola.
La
conchiglia è segno di accoglienza , di fratellanza, di amore e di umiltà.
Impegno di
sostegno l’uno con l’altro, nei beni, nella fede, nell’affetto, nell’amicizia e
soprattutto nella consapevolezza di essere una grande famiglia: ” tutti
fratelli nel nome di Dio”.
In chiesa al duomo...
Davanti alla chiesa di S. Giacomo...
La nostra presidente dott. Luciana Di Geronimo parla dei simboli dei camminatori: la conchiglia
Il direttivo al completo...
I camminatori in attesa dell'investitura del simbolo...
Prima il direttivo...
e il direttivo da la conchiglia a tutti i camminatori
Ora tutti hanno la conchiglia...
Foto di gruppo...
Qui i nostri baldi giovani...
E qui tutte noi ragazze...Ma che belle che siamo!!!
foto di Pippo Geraci
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