giovedì 20 ottobre 2016

Osteoporosi: come mantenere le ossa in salute

Il 20 ottobre è la Giornata Mondiale dell'osteoporosi. Una malattia che colpisce le donne, ma che registra un aumento anche fra gli uomini. I consigli dell'esperto per prevenirla e contrastarla

Foto di Pippo Geraci

l’inizio è indolore e silenziosa, ma quando la perdita progressiva di massa indebolisce così tanto le ossa da renderle vulnerabili a una banalissima caduta o a un urto, allora diventa impossibile ignorarla. Perché basta poco e il rischio di frattura è in agguato, soprattutto nelle zone del polso, delle vertebre e del collo del femore.
A “rubare” il calcio alle ossa è l’osteoporosi. «Una malattia che in Italia si stima colpisca oltre cinque milioni di persone» spiega Claudio Marcocci, docente di endocrinologia all’Università di Pisa e presidente della Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro. «E in futuro saranno sempre più numerose, considerato il progressivo aumento degli over 65 anni, i più toccati dal problema della demineralizzazione dell’apparato scheletrico».
Il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale contro l’osteoporosi e la Siomms, che quest’anno vuole informare soprattutto sull’osteoporosi al maschile, propone iniziative di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale.
Non solo donne. L’osteoporosi non è una malattia esclusivamente femminile. «A fronte di 3,5 milioni di donne, sono circa un milione gli uomini con le ossa fragili nel nostro Paese» precisa Claudio Marcocci. «Inoltre, circa il 20 per cento delle fratture di femore e il 50 per cento di quelle vertebrali si registrano nella popolazione maschile over 65. Che, in dieci anni, ha riscontrato un aumento del numero di fratture di femore da osteoporosi del 36 per cento, contro un incremento del 27 per cento nel sesso femminile».
Le cause. Nella donna la causa principale dell’osteoporosi è legata al deficit degli estrogeni dopo la menopausa: il calo degli ormoni femminili altera il meccanismo alla base del rinnovamento del tessuto osseo, lasciando più spazio di azione agli osteoclasti, le cellule che demoliscono il tessuto osseo. «Nell’uomo, invece, nella maggior parte dei casi (circa 65-70 per cento), l’osteoporosi è dovuta a cause secondarie, come  altre malattie che determinano una perdita di massa ossea, per esempio l’ipogonadismo, l’uso di corticosteroidi, di farmaci oncologici contro il cancro alla prostata e, da non sottovalutare, l’abuso di alcol» continua Claudio Marcocci.
I nemici delle ossa. «Alcol, sedentarietà e sigarette sono nemici delle ossa: contribuiscono a renderle fragili perché inibiscono l’azione degli osteoblasti, le cellule deputate a produrre nuovo osso» continua Claudio Marcocci. «Anche alcuni farmaci, in particolare il cortisone, e alcune patologie, come per esempio il diabete, l’ipertiroidismo e altre malattie endocrine incidono negativamente sul bilancio osseo, alterando l’equilibrio tra la formazione di nuovo tessuto e il riassorbimento, a favore di quest’ultimo. L’osso è un tessuto che continuamente si rinnova, si riassorbe e si riforma, attraverso un processo fisiologico che trae beneficio da una regolare attività fisica e da un’alimentazione equilibrata e varia in grado di garantire calcio a sufficienza. Sane abitudini che bisogna rispettare fin da giovani, per accumulare un’adeguata riserva di massa ossea, destinata gradualmente a essere perduta nel corso dell’invecchiamento».
foto di Marialuisa Ghilardi
Gli sport amici delle ossa. L’attività fisica può essere di aiuto nel prevenire l’osteoporosi. «Camminare almeno 30 minuti per quattro-cinque volte alla settimana esercita un effetto benefico sulle ossa perché, stando in piedi, il peso grava sullo scheletro e il movimento determina una contrazione muscolare che influisce sul rinnovamento scheletrico favorendo una maggiore densità ossea» raccomanda Claudio Marcocci. «Risulta, invece, meno efficace il nuoto perché, in acqua, manca il carico della gravità». L’ideale, e alla portata di tutti, allora è fare lunghe passeggiate (o altre attività aerobiche) all’aria aperta perché, soprattutto nella bella stagione, l’esposizione ai raggi solari stimola nell’organismo la produzione di vitamina D, nutriente dal ruolo fondamentale per rafforzare le ossa perché migliora l’assorbimento intestinale del calcio presente negli alimenti, promuove la mineralizzazione del tessuto osseo neoformato e contribuisce a ridurre il rischio di fratture dato dalla fragilità ossea. Per cominciare in compagnia, il 5 e il 6 novembre sono in calendario i Walking Days, giornate in cui camminare insieme, anche facendo nordic walking, ovvero la camminata con i bastoncini.
Dieta equilibrata e varia. «Anche a tavola si può contribuire a preservare la salute delle ossa cercando di assicurare al nostro organismo l’adeguato fabbisogno di calcio, grazie ad alimenti naturalmente ricchi di questo minerale, come yogurt, mandorle, noci, fagioli, ceci, cavoli, broccoli, e lasciando spazio anche alimenti che apportano vitamina D, come sgombro, anguilla, salmone, uova» continua Carlo Marcocci. «Perché la vitamina D regola la quantità di calcio assorbita dal nostro intestino e contribusce all’adeguata mineralizzazione dello scheletro. Va però ricordato che l’alimentazione garantisce solo in parte il fabbisogno di vitamina D, per cui è importante l’esposizione solare e, se indispensabile, anche il ricorso a supplementi per contrastare l’ipovitaminosi D».
Come prevenire le cadute.  L’osteoporosi, non trattata in modo efficace, può pregiudicare la qualità della vita. «Gli anziani sono in particolare vulnerabili, fra di loro le fratture dovute alla fragilità delle ossa sono una delle maggiori cause di disabilità e perdita di autosufficienza» conclude Claudio Marcocci. «Conviene allora adottare alcune precauzioni per ridurre in casa il rischio di cadute: per esempio, usare ciabatte con la suola di gomma, togliere i tappeti e fare attenzione a tutto ciò che potrebbe fare inciampare. Di notte inoltre, indispensabile tenere una lucina accesa in camera da letto, per potersi orientare, evitando di sbattere in mobili e porte, quindi di cadere».
Da: http://www.iodonna.it/benessere/salute-prevenzione/2016/10/19/osteoporosi-come-mantenere-le-ossa-in-salute/ 

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