Buona Via a MADDALENA
Il Cammino di Santiago è il cammino più conosciuto del mondo, un viaggio straordinario attraverso paesaggi bellissimi, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1985, si estende per oltre 800 chilometri, composto da una serie di itinerari che partono da luoghi diversi di Spagna, Francia e Portogallo, intrapresi ogni anno da migliaia di persone. Un sentiero percorso fin dal Medioevo, che conduce al Santuario di Santiago de Compostela, in Galizia, dove si trovano le reliquie dell’apostolo Giacomo il Maggiore. I primi pellegrinaggi si fanno risalire al IX secolo, quando appunto vennero scoperti i resti del Santo. Si tratta di un percorso da intraprendere a piedi, in bicicletta, o anche a cavallo.
Era tutto pronto per partire per il cammino di Santiago di Compostela, il prossimo 2 agosto , ma questa maledetta pandemia di Covid-19 ha scombinato questo bellissimo progetto , messo a punto da mesi, da parte di una dozzina di donne e uomini (maturi) dell’associazione Ama Camminare in Sintonia di Milazzo.
Il “lockdown” imposto dalla pandemia, le tante incertezze del viaggio, la cancellazione del volo per il ritorno per l’Italia, hanno messo in crisi questo desiderato pellegrinaggio per Santiago.
Ma tutto questo non ha scoraggiato la nostra Maddalena Longobardo, classe 1956 , guida e tecnico AMA, donna irriducibile e determinata, abituata a portare a termine sempre e comunque ogni impresa. Da sola, è partita per la Spagna per percorrere per la quinta volta Il “Cammino di Santiago”.
Comprendendo bene che questo cammino, per questo anno, è certamente più difficile da portare a termine, si spera che tutti i rifugi siano aperti per garantire un giusto riparo e ristoro ai viaggiatori , con la certezza che gli amici spagnoli favorire la salute e la sicurezza dei pellegrini.
Il motivo per il quale si dovrebbe intraprendere, almeno una volta nella vita, un cammino come quello che conduce a Compostela è perché “ci aiuta a riprendere coscienza dello spazio che ci circonda, della complessità, della varietà e della bellezza ”, e poi perché c’è l’elemento del tempo, “il pellegrinaggio aiuta a rientrare in una dimensione temporale che in generale si è dimenticata”.
“È necessario ritrovare il senso della vita, e lo si ritrova obbligando il proprio corpo e la propria mente a ripercorrere antiche strade, a ricercare quel che va al di là del Qui e dell’Ora”.
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