Festa della
donna 8 marzo 2015
-Tra il 22
novembre 1908 ed il 15 febbraio 1909 circa 20.000 camiciaie di New York hanno
scioperato per rivendicare i propri diritti. Le socialiste americane hanno
deciso così di proporre, durante la seconda Conferenza internazionale delle
donne socialiste, che si è svolta a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910,
l'istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle
donne. Negli Stati Uniti la giornata delle donne si svolgeva l'ultima domenica
di febbraio. In Germania, Svizzera, Danimarca ed Austria, la prima giornata
delle donne si è tenuta il 19 marzo 1911; in Francia il 18 marzo 1911.-
8 marzo 2015
- AMA festeggia la giornata dedicata alla donna per ricordare le conquiste
politiche, sociali ed economiche delle donne ed i vari soprusi subiti nei
secoli.
presso la
sede in via Policastrelli, 74 San Pietro Milazzo
Programma:
Ore 18.00 –
Scheck della LIBERA COMPAGNIIA AMA :” A viulenza du cumpari Iaffiu” , seguira
una lettura dedicata alle donne.
Ore 18.30 -
Aperitivo & Musica
(Pippo Geraci)
Pippo presenta la serata e lo Scheck della Libera Compagnia Ama
https://www.facebook.com/video.php?v=920782177954143
Inizia lo Scheck
Ciak si gira...
Si ascolta...
Francesca legge un suo pensiero sulla giornata della donna:
INNO ALLE
DONNE
Signori miei, è difficile sentire che una donna ammazzi il marito o il
fidanzato ed in quei pochi e rari casi è solo per difesa, per disperazione e
stanchezza, dopo lunghi periodi di violenze fisiche e psichiche, mentre è
diventata unacosa quasi normale che un uomo ammazzi una donna.
Quasi sempre chi ammazza una donna è il fidanzato o il marito, l’uomo con cui hai condiviso la tua vita, l’uomo a cui hai dato la gioia di essere padre, l’uomo che tante volte ti ha detto di amarti, anche dopo averti picchiata.
Tutto ciò, spesso accade quando una donna decide di voler cambiare vita, decide di lasciare il proprio compagno, il proprio marito o fidanzato che sia.
L’uomo che uccide si sente forte, ma è un debole, perché non accetta di essere rifiutato o ancora peggio di essere abbandonato, in quanto, davanti alla società perde di autorità o di mascolinità, (le due cose che lo rendono orgoglioso) ma soprattutto perché perde la possessività di quella donna che considerava di sua proprietà, come se fosse un oggetto.
L’uomo violento è colui che non ha ancora capito che donna vuol dire cultura, vuol dire pace ma soprattutto vuol dire amore.
Non ha capito che donna è colei che ti porta in grembo per 9 mesi, con amore, è colei che rischia di morire quando ti mette al mondo, amandoti e proteggendoti fin dal tuo primo vagito, donna è colei che accetta di condividere la vita con te, con
amore , è colei che ti da la gioia di essere padre, ma, soprattutto è colei che ti da la vita.
Uomo violento non è solo chi ammazza fisicamente, ma lo è anche colui che con la sua continua violenza psicologica riesce a spegnere dentro una donna, non amandola e rispettandola, facendola sentire brutta, inutile ed inferiore, fino ad ammazzarla nel cuore e nell’anima.
Allora, io dico: donne difendiamo la nostra vita, senza sentirci colpevoli e senza paura, chiedendo aiuto e denunciando le violenze, perché, se un uomo ci violenta o ci massacra di botte o non ci rispetta non è vero che ci ama e comunque a noi donne non piace questo tipo d’amore, per cui, ripeto ancora una volta, chiediamo aiuto per noi e per chi ne ha bisogno, perché tutte unite ce la possiamo fare. VIVA LE DONNE
Francesca Pino
Quasi sempre chi ammazza una donna è il fidanzato o il marito, l’uomo con cui hai condiviso la tua vita, l’uomo a cui hai dato la gioia di essere padre, l’uomo che tante volte ti ha detto di amarti, anche dopo averti picchiata.
Tutto ciò, spesso accade quando una donna decide di voler cambiare vita, decide di lasciare il proprio compagno, il proprio marito o fidanzato che sia.
L’uomo che uccide si sente forte, ma è un debole, perché non accetta di essere rifiutato o ancora peggio di essere abbandonato, in quanto, davanti alla società perde di autorità o di mascolinità, (le due cose che lo rendono orgoglioso) ma soprattutto perché perde la possessività di quella donna che considerava di sua proprietà, come se fosse un oggetto.
L’uomo violento è colui che non ha ancora capito che donna vuol dire cultura, vuol dire pace ma soprattutto vuol dire amore.
Non ha capito che donna è colei che ti porta in grembo per 9 mesi, con amore, è colei che rischia di morire quando ti mette al mondo, amandoti e proteggendoti fin dal tuo primo vagito, donna è colei che accetta di condividere la vita con te, con
amore , è colei che ti da la gioia di essere padre, ma, soprattutto è colei che ti da la vita.
Uomo violento non è solo chi ammazza fisicamente, ma lo è anche colui che con la sua continua violenza psicologica riesce a spegnere dentro una donna, non amandola e rispettandola, facendola sentire brutta, inutile ed inferiore, fino ad ammazzarla nel cuore e nell’anima.
Allora, io dico: donne difendiamo la nostra vita, senza sentirci colpevoli e senza paura, chiedendo aiuto e denunciando le violenze, perché, se un uomo ci violenta o ci massacra di botte o non ci rispetta non è vero che ci ama e comunque a noi donne non piace questo tipo d’amore, per cui, ripeto ancora una volta, chiediamo aiuto per noi e per chi ne ha bisogno, perché tutte unite ce la possiamo fare. VIVA LE DONNE
Francesca Pino
Luciana Di Geronimo, la nostra presidente, legge un pensiero sulla giornata
Io e Caterina cerchiamo sul cell le parole del papa sulla giornata di oggi
Io ho letto un messaggio spiritoso di Liliana
Poi abbiamo finito il pomeriggio con assaggi di dolcezze cucinate e portate dalle socie mentre ascoltavamo della bella musica.
Foto di Marialuisa Ghilardi e Pippo Geraci
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