Un camminatore di AMA al botafumeiro di Cava de' Tirreni (Pippo Geraci)
A Cava de'
Tirreni (SA) nel Santuario francescano e di Sant'Antonio il 25 dicembre 2014,
alle ore 12,45 circa, ho assistito al ”Lancio del Botafumeiro”, ( il
turibolo/incensiere) più grande del mondo un enorme incensiere che viene fatto
oscillare dai "tiraboleiros" in modo spettacolare da una parte
all'altra della navata un' esperienza emozionante e suggestivo.
È il momento in
cui la preghiera sale dai fedeli a Dio Onnipotente e Misericordioso. Quello di
Cava dei Tirreni si ispira ad un’antica tradizione che ricorre nella Cattedrale
di Santiago di Compostela, in Spagna e fa riferimento al versetto del Salmo 141
di Davide che recita: ”Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; ascolta la
mia voce quanto t’invoco: Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani
alzate come sacrificio della sera”.
- Dal 2010
quello cavese è il più grande incensiere del mondo: le sue dimensioni sono di
circa 1.60 m di altezza per oltre 70 kg di peso. Caricato con più di 13 kg fra
carbone e incenso, il suo peso complessivo va ad attestarsi attorno agli 85 kg.
È fuso in rame cesellato bagnato nell'argento e la sua velocità di discesa è di
circa 80 chilometri l'ora. È utilizzato poche volte l'anno, durante le celebrazioni
liturgiche più importanti; per farlo oscillare, viene assicurato con una
successione di nodi ad una corda di rilevante diametro, che scende da una
carrucola ancorata al soffitto della navata. Poi con una particolare procedura,
per la quale si adoperano dieci persone, si tirano alcune cime e il botafumeiro
inizia la sua corsa, nel verso longitudinale, lungo il corridoio centrale del
santuario, incensando tutta la chiesa.
STORIA - Il
botafumeiro della Cattedrale di San Giacomo a Santiago de Compostela in Spagna
. Il botafumeiro è un grande turibolo presente nella Cattedrale di San Giacomo
a Santiago de Compostela risalente al XIX secolo. Il suo botafumeiro, ovvero un
enorme incensatore che si trova di norma appesa nella cupola centrale della
Cattedrale di San Giacomo. Inizialmente si dice avesse la funzione di coprire i
cattivi odori che avevano i pellegrini, quando nel Medioevo arrivavano a
destinazione in pessime condizioni, anche igieniche, e l'abitudine era di
ospitarli a dormire all'interno della Cattedrale.
Tecnicamente
si tratta di un turibolo in ottone, ricoperto però di argento, che supera il
metro e mezzo di altezza. Fu forgiato nel 1851 e pesa oltre 50 chili.
All'interno vengono inseriti del carbone e dell'incenso appunto, e viene fatto
oscillate nelle due navate laterali dell'edificio. E' uno dei simboli di
Santiago perché viene utilizzato solo in occasioni particolari e attraverso un
rituale piuttosto scenografico, come ad esempio le messe a richiesta dell'anno
del Giubileo compostelano, o Anno Santo, o di alcune messe solenni celebrate
dal vescovo.
In queste occasioni il grande incensatore viene riempito di
carbone e incenso, sollevato in alto attraverso una fune fissata sulla cupola e
fatto manualmente oscillare dagli appositi “tiraboleiros”, così si chiamano gli
ecclesiastici addetti alla cerimonia.
Prima di
quello attuale, nella Cattedrale esisteva un botafumeiro ancora più antico,
regalato alla chiesa dal re francese Luigi XI, che però fu rubato dai militari
di Napoleone perché era completamente in argento e all'epoca aveva un valore
notevole.
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