martedì 15 ottobre 2024

13° Giornata Nazionale del Camminare a Milazzo 13.10.2024

 Tindaro Giuseppe Geraci


Giornata Nazionale del Camminare a Milazzo
Domenica 13 ottobre si è svolta la tredicesima edizione della Giornata Nazionale del Camminare, che ha visto la partecipazione di un centinaio di appassionati camminatori provenienti da tutta la provincia messinese. L’evento è stato indetto a livello nazionale dalla FederTrek che da sempre promuove l’escursionismo, la conoscenza del territorio e la tutela dell’ambiente.
La Giornata Nazionale del Camminare a Milazzo, dal titolo “Su e giù per il Borgo Antico di Milazzo”, quest’anno ha voluto focalizzare l’attenzione su alcuni dei luoghi più suggestivi della parte antica della città, con le sue straordinarie viuzze e scalinate, scorci e panorami mozzafiato, monumenti e Chiese antiche, così da contribuire alla conoscenza di una parte importante della città Mamertina.
L’evento milazzese è stato organizzato dall’ASD AMA CAMMINARE IN SINTONIA in collaborazione con ITALIA NOSTRA sez. Milazzo, MUMA Museo del Mare Milazzo, LUTE Milazzo – (Libera Università per la Terza Età – AUSER Insieme), MOVIMENTO SPORTIVI MILAZZESI e MATUMAINI Speranza Onlus. La manifestazione è stata organizzata in compartecipazione con l’Assessorato dello Sport del Comune di Milazzo.
Alla Giornata Nazionale del Camminare ha partecipato anche la vice campionessa del mondo di Plogging 2023, Maria Grazia Celi, fresca del suo terzo posto ai campionati del mondo di Plogging 2024, accompagnata dal marito Saverio Mancuso, campione e ideatore del Plogging nella provincia di Messina e dai camminatori dell’Associazione “Isotopi del Mela” capeggiato da Melo Maio. Per l’occasione è stato premiato lo spagnolo Josè Gonzales, pellegrino permanente sul cammino di Santiago.
La manifestazione, che si svolge ogni anno la seconda domenica di ottobre, prevede l’organizzazione di centinaia di iniziative in tutta Italia, ed è finalizzata al movimento, alla promozione della salute e alla valorizzazione degli spazi urbani. Questi eventi, infatti, hanno come principale obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul miglioramento della qualità della vita nel territorio urbano, la riduzione delle emissioni inquinanti, consapevolizzando sulla necessità di tornare a prendersi cura delle nostre città.
I partecipanti alla manifestazione Mamertina, ritengono che camminare non è solo una sana abitudine che fa bene al corpo e allo spirito, ma è anche un impegno civile, un gesto naturale che ha la potenzialità di innescare un ciclo virtuoso per un nuovo stile di vita che rende marginale l’uso dell’auto e contribuisce allo sviluppo sostenibile.
Una città sempre più camminabile aumenta di molto il livello di vivibilità soprattutto a vantaggio dei soggetti più deboli come i bambini o gli anziani.
Pippo Geraci   





martedì 8 ottobre 2024

GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE 13.10.2024

Milazzo. 13° Giornata Nazionale del Camminare, “Su e giù per il Borgo Antico di Milazzo” DOMENICA 13 OTTOBRE 2024.

Tindaro Giuseppe Geraci



Per il tredicesimo anno consecutivo anche Milazzo aderisce alla Giornata Nazionale del Camminare. Un appuntamento molto atteso da tutti gli appassionati del walking della provincia di Messina.
La camminata si svolgerà lungo un affascinante percorso lungo 3 chilometri, con l’obiettivo di conoscere e scoprire il Borgo Antico di Milazzo.
A Milazzo la partenza sarà il 13 ottobre alle ore 09,00 dalla Piazzetta del Pescatore accanto chiesa di Santa Maria Maggiore.
L’evento è indetto a livello nazionale dalla FederTrek che da sempre promuove l’escursionismo, la conoscenza del territorio e la tutela dell’ambiente.
La camminata di domenica 13 settembre, dal titolo “Su e giù per il Borgo Antico di Milazzo”, è organizzato dall’ASD AMA CAMMINARE IN SINTONIA in collaborazione con ITALIA NOSTRA sez. Milazzo, MUMA Museo del Mare Milazzo, LUTE Milazzo – Libera Università per la Terza Età – AUSER Insieme, MOVIMENTO SPORTIVI MILAZZESI e MATUMAINI Speranza Onlus.
Manifestazione in compartecipazione dell’Assessorato dello Sport del Comune di Milazzo.
“La Giornata Nazionale del Camminare è dedicata al movimento, alla promozione della salute e alla valorizzazione degli spazi urbani che hanno come principale obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulla qualità della vita nel territorio urbano, la riduzione delle emissioni inquinanti ed una rinnovata consapevolezza della necessità di tornare a prendersi cura delle nostre città. Camminare in città, infatti, è salutare per l’uomo e per l’ambiente, eppure spesso difficile da praticare.
Il camminare non è solo un’attività fisica, è un gesto semplice ma rivoluzionario, che migliora la salute fisica, riduce lo stress e promuove un senso di appartenenza alla natura.
È l’atto più antico e naturale che ci collega ai luoghi e alle persone, trasformando ogni passo in un’opportunità per riscoprire il nostro ambiente, spesso trascurato. In un mondo sempre più frenetico e disconnesso, camminare rappresenta un ritorno a un ritmo più umano, un invito a fermarsi e apprezzare ciò che ci circonda.
Ma i benefici non si fermano qui. Ogni evento organizzato diventa un’opportunità per valorizzare le bellezze locali, promuovere il turismo sostenibile e sensibilizzare alla tutela del nostro fragile ecosistema. Immaginate decine, centinaia di persone che attraversano i vostri sentieri, riscoprendo angoli nascosti, respirando aria pulita e lasciandosi ispirare da paesaggi che raccontano storie di biodiversità e cultura”.
Partecipare alla Giornata del Camminare il 13 OTTOBRE a Milazzo significa unirsi a una rete di realtà che condividono lo stesso obiettivo: riportare il camminare al centro della vita quotidiana. Facciamo sì che ogni passo conti, per noi e per le generazioni future!

mercoledì 25 settembre 2024

GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE 13 OTTOBRE 2024

 

Tindaro Giuseppe Geraci

Giornata Nazionale del Camminare
“Su e giù per il borgo antico di Milazzo”
DOMENICA 13 OTTOBRE 2024 - ore 09,00
Piazzetta del Pescatore accanto chiesa di Santa Maria Maggiore MILAZZO (ME)
L’evento è indetto a livello nazionale dalla FederTrek che da sempre promuove l’escursionismo, la conoscenza del territorio e la tutela dell’ambiente. A Milazzo è organizzato dall’ASD AMA CAMMINARE IN SINTONIA in collaborazione con ITALIA NOSTRA sez. Milazzo, MUMA Museo del Mare Milazzo, LUTE Milazzo – Libera Università per la Terza Età – AUSER Insieme, MOVIMENTO SPORTIVI MILAZZESI e MATUMAINI Speranza Onlus.
Manifestazione in compartecipazione dell’Assessorato dello Sport del Comune di Milazzo
Camminare, nel nostro borgo consente di riappropriarsi dalle viuzze erte e sinuose, chiuse da edifici sacri, palazzi nobiliari, muri di difesa, torrioni e scorci improvvisi su piazzette con vedute mozzafiato. Passo dopo passo possiamo scoprire le tracce di storia del nostro passato, magnifici esempi d’arte, atmosfere, scorci, luci, profumi e suoni unici e irripetibili.
Percorso ad anello: partenza e arrivo Piazza del Pescatore – via Santa Maria Maggiore – via Grado – via Nino Scolaro – via dei Cipressi – piazza Cappuccini– Salita di San Giuseppe – piazzetta di San Giuseppe – via Sant’Anna – Via Papa Giovanni XXIII – via Trincera –via Gen. Ferdinando Beneventano Del Bosco- via dei Castriciani (o in alternativa via Montecastro) - piazza Immacolata – Chiesa di San Rocco – Scalinata San Rocco – piazzetta San Francesco – salita San Francesco – via degli Scopari. Durata: circa due ore
PARTECIPAZIONE GRATUITA
Info e iscrizione : ASD Ama Camminare in Sintonia Milazzo - Pina Mattioli tel. 348 3585295




venerdì 28 giugno 2024

6 Ottobre 2024,"EDUCAZIONE ALLO SPORT” a Milazzo

 

6 Ottobre 2024,"EDUCAZIONE ALLO SPORT” a Milazzo

Tindaro Giuseppe Geraci


Il 6 Ottobre 2024, a Milazzo, è in programmazione il più grande evento sportivo dell’anno, intitolato "EDUCAZIONE ALLO SPORT”, giunto alla IV edizione, indetto e organizzato dal Movimento Sportivi Milazzesi.
Il Presidente, Gianluca Venuti, con il suo super team del Movimento Sportivi Milazzesi è fortemente impegnato nel cercare di bissare e superare il successo dell’ultima edizione. Da sempre, infatti, il fine del Movimento Sportivi Milazzesi è quello di promuove l’attività sportiva e gli stili di vita sani e attivi, al fine di incrementare il benessere fisico e mentale dei cittadini di tutto l’hinterland milazzese.
Il Movimento Sportivi Milazzesi è convinto che:
- Lo sport è un veicolo di inclusione, aggregazione e partecipazione con un ruolo sociale fondamentale, che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per una crescita equilibrata.
- Lo sport è lo specchio della nostra società, in grado di trasmettere modelli di vita e pratiche di comportamento più o meno virtuose.
L’ evento di sport all’aperto ha visto, nelle edizioni passate, la partecipazione di migliaia atleti e simpatizzanti, proveniente delle varie realtà del sistema sportivo Italiano e internazionale, tra cui associazioni sportive dilettantistiche (ASD), società sportive dilettantistiche (SSD), federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate (DSA), enti di promozione sportiva (EPS), Associazioni Benemerite, palestre, circoli sportivi, Comuni, Associazioni e altri soggetti impegnati a vario titolo nella diffusione della pratica sportiva. Queste hanno partecipato attivamente, con gare, tornei ed esercitazioni, mettendo in vetrina la propria attività sportiva. L’intera giornata è organizzata per vivere lo sport insieme sul Lungomare Garibaldi.
Il grande Nelson Mandela affermava che “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”.
Pippo Geraci


giovedì 30 maggio 2024

CAMMINATA NOTTURNA A CAPO MILAZZO 12.06.2024

 

La notte del 12 giugno, a Milazzo, lunghe carovane con centinaia di persone, si incamminano, con i propri famigliari o amici, in pellegrinaggio verso la zona del Capo, per pregare nel santuario rupestre di S. Antonio da Padova e partecipare alla processione nella lunga notte del transito del santo. Mentre, per quanto riguarda il numero 13, è ormai divenuto il suo numero identificativo, non solo sul calendario ma anche a tombola.
Sant'Antonio da Padova è il santo che ha più devoti nel mondo, e sono tante le tradizioni che si ripetono in Sicilia e in tutta Italia, fra queste possiamo citare: la distribuzione del pane di Sant'Antonio, i pellegrinaggi e le processioni solenni in suo onore. Nel resto del mondo, ad esempio in America latina, è usanza tra le donne in cerca di marito tenere una statuetta del santo capovolta, fino a quando questi non farà palesare il probabile sposo. Sant'Antonio è, infatti, considerato il protettore dei viaggiatori, delle donne gravide, della famiglia e dei matrimoni…
In Italia, la devozione al santo è particolarmente sentita tra le città di Padova e Napoli.
A Napoli, in particolare, Sant’Antonio è molto amato in considerazione del fatto che per 15 anni, dal 1799 al 1814, è stato il patrono della città, sostituendo per quei tre lustri l'amatissimo San Gennaro.
ALCUNE NOTIZIE BIOGRAFICHE: A Lisbona il culto è sentito perché il santo nacque lì, nel 1195, da una famiglia nobile nel quartiere Alfama, dove oggi sorge una chiesa a lui intitolata. Quello che noi conosciamo come Antonio di Padova, infatti, al secolo, si chiamava Fernando Martins de Bulhões, noto in Portogallo soltanto come Antonio da Lisbona.
All'età di 15 anni entra fra i Canonici Regolari di Sant'Agostino che erano titolari, per volontà del re Alfonso I del Portogallo e della regina Mafalda di Savoia, dell'abbazia di San Vincenzo nei pressi di Lisbona. Fernando si applica nello studio con ottimi maestri di scienze e teologia e si prepara ad essere ordinato sacerdote.
Nel 1219, all'età di 24 anni, Fernando diventa sacerdote. Aspirando ad una vita religiosa più severa, Fernando riesce a farsi trasferire in un'altra comunità agostiniana, Santa Croce di Coimbra.
Nel 1220 arrivano a Coimbra i corpi di 5 frati Francescani decapitati in Marocco perché predicavano il Vangelo. Quando arrivano i frati del Monte Olivares, giunti per ritirare le salme, Ferdinando confida loro la sua ispirazione nel vivere veramente secondo i precetti del Vangelo. Ottenuto il permesso dal Provinciale Francescano di Spagna e dal Priore Agostiniano di entrare nel Romitorio dei Minori Ferdinando, fa subito la professione religiosa e cambia il suo nome in Antonio. Antonio, sul modello dei cinque frati uccisi in Marocco, desidera portare la parola di Dio agli infedeli, anche se questo comporta il martirio. Chiede, dunque, e ottiene da frate Giovanni Parenti, allora provinciale di Spagna, il permesso di partire. Si imbarca, dunque, con un confratello, frate Filippino di Castiglia, per il Marocco. Ma la febbre malarica lo costringe a letto durante il viaggio. I compagni riescono a convincerlo a rientrare in patria per curarsi. Durante il viaggio di ritorno, però, una tempesta spinge la nave sulle coste della Sicilia orientale.
Nel gennaio 1221, il futuro santo naufraga sulle coste tirreniche tra Tusa e Caronia (ME). Decide però di proseguire il viaggio a piedi, sostando poi presso Milazzo. Soccorso dai pescatori, fu accolto nel convento dei francescani della città. Dopo due mesi di convalescenza, guarisce e, proprio a Milazzo, viene a sapere che San Francesco, il fondatore del suo ordine, aveva convocato i confrati alla Porziuncola di Assisi per il Capitolo generale di Pentecoste (1221), durante il quale sarebbe stato presentato il testo della Regola.
Così, nella primavera 1221, Antonio parte da Messina alla volta di Assisi. Arrivato a Santa Maria degli Angeli, ascolta Francesco, senza conoscerlo mai personalmente.
Terminato il capitolo, nel 1222, Antonio fu inviato come predicatore a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Fu poi inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione dei catari. Trasferito a Bologna e poi a Padova, dove morì nel 1231.
IL CULTO NEL TERRITORIO: A ricordo della presenza del santo sul territorio, le due città di Milazzo e Messina presentano un culto radicato e assai sentito.
Nella cittadina di Milazzo, nell’omonimo capo, sorge il santuario rupestre a strapiombo sul mare. Si racconta che Antonio visitò quella grotta dopo il suo naufragio. La tradizione vuole che ritornerà in seguito in città, seppur per un breve periodo, per continuare l’opera d’evangelizzazione.
<<Non supposizioni ma, certezze circa la presenza di Ferdinando di Bulhoes nome di battesimo di Sant’Antonio da Padova, nel comprensorio di Milazzo>>.
<<Due le tradizioni circa la grotta in cui avrebbe abitato sant’Antonio. Francesco Perdichizzi (1692) dice che, m’entrera occupata da un eremita, vi dimorò Antonio per poche ore e, collocato dagli abitanti un quadro con la sua immagine, mutarono la grotta in cappella. Francesco Napoli (1642) sostiene fosse un rifugio per pescatori e che un eremita, intorno al 1500, la ingrandì arricchendola d’un quadro del Santo rubato poi dai corsari che presto lo restituirono perché i vascelli da lì salpavano sempre col vento contrario. Poco dopo la famiglia messinese Guerrera fece più grande e bella la struttura religiosa, dotandola di marmi e di due altari, dedicati alla Madre di Dio e al Taumaturgo. Durante i bombardamenti del 1943 fu danneggiata la lunga scalinata che porta al santuario, ma i fedeli non furono nemmeno sfiorati. Nel tempo la Sovrintendenza e i fedeli curarono questo tempio ora ricco d’una antoniana statua lignea del 1704, di settecenteschi bassorilievi con i miracoli del Santo, della pala della Madonna della Provvidenza e, al piano superiore, di locali per i volontari e per conservare la vara (carro trionfale) della statua>>.
Dopo la sua canonizzazione 1232, avvenuta con celerità dalla morte nel 1231, la spoglia grotta di Capo Milazzo, divenne luogo di preghiera, e poi un vero e proprio santuario. Questo diventò luogo di culto già nel 1232, e chiesa nel 1575.
Tuttavia, la presenza a Milazzo di Sant’Antonio da Padova non è storicamente documentata, poiché Antonio all’epoca era uno sconosciuto un giovane frate straniero senza incarichi di governo; e fisicamente stremato, difficilmente poteva lasciare tracce del suo passaggio con delle opere. A Milazzo, restano dunque solo i racconti, la lunga tradizione oratoria e il forte culto sul territorio.
Mentre è documentata, quindi certa, la presenza di Antonio a Messina, prima della partenza per Assisi.
P.G.